Chitignano - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Il borgo di Chitignano si presenta immerso in una rigogliosa vegetazione boschiva e per questo è un luogo ideale dal quale iniziare percorsi naturalistici lungo i quali è possibile raggiungere le numerose sorgenti di acqua solforosa che sono caratteristiche di questi luoghi incontaminati. Tra i monumenti di maggiore rilievo a Chitignano citiamo qui la Parrocchia di San Vincenzo, il Castello dei Conti Ubertini e la Podesteria.
Castello dei Conti Ubertini
  E' uno dei più antichi manieri del Casentino, fu dimora preferita dei Vescovi di Arezzo che qui trascorrevano la villeggiatura. Si conservano ancora il Corpo di guardia, la prigione, la Stanza delle sentenze, quella delle Armi e il Cassero. A cento metri dal castello si trova la Podesteria. Parrocchia di San Vincenzo
  Le chiese nel nostro comune sono di notevole interesse storico e culturale vi invitiamo pertanto a farne visita.
La loro storia si può riassumere nelle tappe seguenti:
- quella parrocchiale di S. Vincenzo, nell'alto del paese, lontano dal Castello,
- quella di S . Lorenzo, detta "in Valle", che decade nel XV secolo
- quella di S. Pietro dentro il Castello degli Ubertini. Con la costruzione della nuova Chiesa parrocchiale al Pianello, vicino al Castello, la Chiesa di S. Pietro viene soppressa e unita a quella nuova parrocchiale;
- nel 1596 si inizia la costruzione della nuova Chiesa parrocchiale, in Pianello (dove è ancora), consacrata nel 1614;
- in epoca più recente una cappella padronale fu edificata di nuovo all'interno del Castello ubertino e dedicata alla Madonna.
  ll MUSEO della POLVERE da SPARO e del CONTRABBANDO illustra una singolare attività economica, sviluppatasi a partire dall'Ottocento, che ha interessato gran parte della popolazione dell'antico feudo di Chitignano: la produzione di polveri piriche in vari stabilimenti situati lungo il torrente Rassina e i suoi affluenti. Il percorso museale, articolato in due sezioni, è indirizzato ad illustrare questa antica attività. Mentre nella prima sezione viene illustrata la sapiente miscela di carbone, salnitro e zolfo, che opportunamente combinati, consentono la produzione di polvere da sparo, nella seconda, accanto a informazioni sui polverifici maggiori, quelli dei Prati e dei Ciofi, viene illustrata la produzione clandestina di polveri che - lavorate nei vari "pilli" disseminati nei boschi, lungo i corsi d'acqua secondari, in luoghi spesso inaccessibili - venivano poi vendute nel mercato del contrabbando. Conclude il percorso la sala adibita a proiezioni dove è possibile vedere riprese filmiche che documentano questa attività. All'esterno è stato allestito un itinerario, detto della POLVERIERA dell'INFERNO, che porta ad uno dei "pilli" più grandi e tuttora ben conservati, situato lungo il torrente denominato Rio, in uno scorcio paesaggistico suggestivo.
Castello dei Conti Ubertini Fauna
  Nel territorio del comune di Chitignano e più ampiamente in tutta la valle casentinese, troviamo una fauna formata da una grande varietà di specie. Essendo il territorio prevalentemente ricoperto da boschi e macchie in cui l'uomo non accede, molte specie animali hanno potuto proliferare ed ambientarsi. In questi luoghi è facile imbattersi in caprioli, cervi, daini e cinghiali, ma anche in volpi, scoiattoli, faine, ghiri e, in maniera molto rara, anche in lupi. Le specie di uccelli che abitano i nostri boschi sono falchi, barbagianni, civette, gufi ed altri rapaci (come il falcone) e anche fagiani, ghiandaie e starne.
Flora
  La maggior parte del territorio è ricoperta da boschi composti da faggi, abeti, querce e castagni (da cui si raccolgono in autunno i marroni). Oltre alla bellezza alla vista che si può ricevere c'è da sottolineare anche una ricchezza botannica infatti sono censite molte specie protette e rare. L'orografia estremamente variabile dei luoghi e dalla particolare posizione geografica, crocevia tra due mari favorisce infatti lo sviluppo di molte varietà di piante. A quete elevate i boschi sono formati prevalentemente da Abeti bianchi e faggie. Oltre a queste due specie trova posto anche l'acero montano, il frassino il ciliegio, il tiglio e il rovere. A quote più basse troviamo specie tipiche di questo clima come il biancospino e il corniolo e dove c'è maggiore ricchezza di acqua anche noccioli e salici.